
Un grande artista del secolo scorso, il compositore e pianista Ferruccio Busoni, in uno scritto del 1910 elencava le qualità che secondo lui ogni artista doveva possedere. Egli si riferiva in particolare al pianista, ma possiamo dire che in questo scritto egli tracci con precisione ed efficacia un promemoria valido per ogni artista del suo tempo, l’artista del ’900, l’artista dell’era moderna.
La lezione di Busoni: l’artista dell’era moderna
Per formare un grande artista si devono realizzare molteplici condizioni, e appunto perché questo è dato solo a pochi un vero genio costituisce una tale rarità.
Una tecnica in sé e per sé perfetta […]; ma la tecnica, che poi dell’arte […] è solo una parte, non sta solo nelle dita e nei polsi, oppure nella forza e nella resistenza: la più grande tecnica risiede nel cervello, si compone di geometria, valutazione delle distanze e disposizione sapiente. Ma anche con ciò siamo appena al principio […].
Al grande artista occorre inoltre intelligenza non comune, cultura, vasta educazione in tutte le discipline musicali e letterarie, e nelle questioni della vita umana.
L’artista deve anche avere un carattere.
Se una di queste qualità manca, la lacuna si manifesta in ogni frase che egli eseguisce.
Si aggiungano sentimento, temperamento, fantasia, poesia, e infine quel magnetismo personale che alle volte rende capaci di portare allo stesso stato d’animo quattromila persone estranee, riunite per caso.
Inoltre si esige ancora presenza di spirito, dominio sulle proprie sensazioni in condizioni di ambiente irritanti, capacità di tenere desta l’attenzione del pubblico, e finalmente di dimenticare il pubblico nei «momenti psicologici».
Dovremo ancora aggiungere il senso della forma, dello stile, la virtù del buon gusto e dell’originalità?
Come elencare tutto ciò che si può richiedere?
Ma prima di tutto si tenga presente una qualità essenziale:
Colui per la cui anima non è passata una vita non dominerà mai il linguaggio dell’arte.
ferruccio Busoni, 1910
Così Busoni, più di un secolo fa. Parole da scolpire sulla pietra!
E nell’epoca post-moderna?
Le osservazioni di Busoni sono state valide per oltre un secolo, e in parte lo sono ancora.
Eppure, sentiamo che oggi, nell’epoca post-moderna, esse non sono più sufficienti per permettere all’artista di tracciare la strada del proprio successo.
Il perché l’abbiamo già visto.
Un cambiamento epocale è in atto, e solo un cieco può non rendersene conto.
Pensare che si possa rimanere per sempre uguali a se stessi quando tutto il mondo è totalmente cambiato equivale ad autocondannarsi al fallimento.
La prova (drammatica) parte dalla crisi della formazione artistica, musicale e coreutica (Accademie, Conservatori di Musica), specchio di una crisi ancor più profonda che investe tutta la formazione culturale tradizionale (dalla Scuola all’Università); prosegue nella crisi degli intermediari artistici tradizionali (associazioni concertistiche, enti lirici e sinfonici, concorsi e competizioni tradizionali, agenzie artistiche, artist managers…), specchio – di nuovo – di una crisi ancor più profonda che investe tutte le intermediazioni tradizionali (Istituzioni pubbliche, partiti, sindacati…), le “caste sacerdotali” tradizionali (dai politici fino ai professori universitari), i mestieri, le arti, le professioni…; e culmina nella crisi della vita artistica e concertistica; nella crisi del pubblico tradizionale, che si assottiglia sempre di più; nella crisi dell’industria discografica e cinematografica.
Ce n’è abbastanza per rifugiarsi nel vittimismo e nella lamentazione. Del resto, è facile dare colpe: l’ignoranza del pubblico, la scarsa educazione scolastica in campo artistico e musicale, l’ignoranza dei politici, lo scarso sostegno dello Stato al settore della cultura e dello spettacolo…
Ma sarebbe un esercizio sterile. Che ti farebbe perdere di vista non solo il tuo obiettivo, ma anche la realtà.
Nonostante tutto, infatti, è innegabile e sotto gli occhi di tutti il successo (talvolta anche straordinario ed eclatante) di artisti nuovi e diversi; artisti che utilizzano un linguaggio nuovo e diverso; artisti che usano mezzi nuovi e diversi; artisti che si rivolgono a un pubblico nuovo e diverso.
Da Youtuber come Sofì e Luì a cantanti pop come Taylor Swift o Beyoncé, da compositori e performers “di confine” come Giovanni Sollima a musicisti “classici puri” come Lang Lang, Valentina Lisitsa, Yuya Wang, …
Che cosa hanno in comune questi artisti?
Volendo astrarre, potremmo dire che il loro segreto è l’aver compreso – consciamente o inconsciamente – quali sono i fattori del successo dell’artista nell’età post-moderna.
Per comodità, li possiamo raggruppare in quattro: i quattro talenti, o i quattro pilastri del successo dell’artista post-moderno.
I QUATTRO PILASTRI DEL SUCCESSO dell’artista post-moderno.
1. Idee innovative, originali, coinvolgenti, convincenti, accattivanti
Hai notato come negli ultimi anni il successo dell’artista sia sempre meno decretato nelle forme tradizionali (vittoria in concorsi, competizioni, festival, competizioni canore; concerti e performance dal vivo…)?
La competizione tradizionale, in particolare, è largamente superata, in primo luogo poiché tende a uniformare lo stile e il repertorio dell’artista, e in secondo luogo poiché tende a soddisfare il gusto medio della commissione giudicatrice (formata per lo più a sua volta da esperti/docenti tradizionali e unilaterali) o del pubblico “medio”, senza urtare la suscettibilità “estetica” di alcuno.
Le strade tradizionali rappresentano dunque tutto il contrario di ciò che è necessario oggi per avere successo: avere una fortissima personalità, avere una propria storia da raccontare, essere assolutamente nuovi e originali, nel repertorio, nello stile, nelle scelte interpretative, tanto nuovi e originali da essere discussi e discutibili, da suscitare estrema ammirazione e altrettanto estremo disappunto.
Per avere successo nell’era post-moderna ci vogliono dunque idee chiare, innovative, originali, coinvolgenti, convincenti, accattivanti: ricerca di una nuova narrazione, di un nuovo stile, di nuovi repertori, contaminazioni di stili e repertori, nuove nicchie di repertorio tradizionale ancora inesplorate, nuove forme di performance, la ricerca di pubblico nuovo…
Anche se si dedica al repertorio tradizionale, l’artista post-moderno deve saperlo esplorare in modo nuovo, con metodo nuovo, con mezzi nuovi, con fantasia e creatività, scovando strade poco battute, trovando un proprio stile, una propria “cifra interpretativa” nuova e originale, trasmettendo emozioni nuove e forti, cercando un pubblico nuovo, da catturare e affascinare dando un senso nuovo anche al materiale tradizionale.
L’IDEA: questo è il primo talento dell’artista post-moderno!
Te ne parlo più approfonditamente in questo mio video, che ho messo a tua disposizione come risorsa gratuita.
Una delle caratteristiche dell’artista post-moderno è che egli può avere successo anche non rivolgendosi a un pubblico “generalista”, bensì rivolgendosi a un pubblico “di nicchia”, ossia a una cerchia ristretta di appassionati.
Questa caratteristica spiega bene il successo perdurante di artisti “di nicchia”, come gli artisti di avanguardia, o come i musicisti “classici”.
2. Motivazione, determinazione, perseveranza
Se non hai in mente un’idea nuova e coinvolgente, che convinca, avvinca ed emozioni prima di tutto te, e a seguire il tuo pubblico, che sia la prima cosa cui pensi la mattina e l’ultima cui rivolgi la tua attenzione la sera prima di addormentarti, che sia il tuo obiettivo da perseguire con tutto te stesso in ogni momento della tua giornata, allora sei fritto.
Mancanza di idee emozionanti significa mancanza di obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Mancanza di obiettivi significa mancanza di stimoli.
E la mancanza di stimoli porta con sé la più grave delle conseguenze: il venir meno della motivazione, dell’entusiasmo, della passione, dell’energia; la stanchezza e l’insoddisfazione; l’apatia e la rassegnazione; il senso di vuoto e di inutilità.
Incertezze, insicurezze, dubbi, ansie e preoccupazioni cominciano a insinuarsi e a far breccia dentro di te. Talvolta sembra che siano appostate lì da sempre, pronte come avvoltoi ad approfittare del tuo primo cedimento. Cominci a perdere la voglia. La tua determinazione mostra qualche crepa sempre più vistosa.
Quel che è peggio, cominci a sentire quella vocina che ti dice: “ma tanto, a che serve tutto quello che fai? A che servono tutti i tuoi sacrifici?”.
Siamo strani animali. Notoriamente pigri. Qualunque alibi che giustifichi i nostri cedimenti al dolce far niente viene subito preso tremendamente sul serio…
Ecco, l’alibi!
“Quello che faccio non ha senso”. “Posso smettere di studiare, tanto non serve a nulla”.
Talvolta tra le tue crepe si insinuano anche i tuoi familiari, che (magari in buona fede) hanno sempre posto l’accento sulle difficoltà e le incertezze del futuro… o che (magari non tanto in buona fede) non ti hanno mai dato fiducia per dissuaderti dal continuare su di una via per loro “sbagliata”…
Gli stessi tuoi docenti tradizionali, vittime essi stessi del loro metodo antiquato, hanno posto l’accento, giorno dopo giorno, solo sui tuoi difetti, sulle tue lacune, sulle tue manchevolezze… Gli è servito per autogiustificarsi. Per autogiustificare il loro ruolo e la loro posizione, ormai in piena crisi, insostenibili.
E poi i tuoi amici, i tuoi colleghi, i giurati, i commissari d’esame…
E le crepe si allargano. Metti in dubbio tutto, persino il senso della tua vita.
Vedi come idee, obiettivi e stimoli da una parte, e motivazione, determinazione e perseveranza dall’altra, sono strettamente collegati?
MOTIVAZIONE, DETERMINAZIONE E PERSEVERANZA: questo è il secondo talento dell’artista post-moderno!
Eppure – nonostante un’idea forte e obiettivi chiari – può capitare anche che il dubbio si insinui lo stesso dentro di te, magari in un momento di stanchezza. E tu sia preso dalla paura di non riuscire a raggiungere i tuoi obiettivi, dalla paura di non riuscire a realizzare i tuoi sogni, dalla paura di non realizzarti pienamente come artista e come persona, dalla paura di non avere uno stile di vita adeguato per raggiungere i tuoi scopi.
Allora ti ci vuole una dose di motivazione a rilascio immediato!
Te la può dare quotidianamente un vero maestro, un artist coach, se hai la fortuna di trovarlo.
Ma intanto, mentre lo cerchi, ti può dare una mano la lettura.
È per questo che ho voluto raggruppare in questa pagina, per te, i libri più motivanti che io abbia letto finora.
Leggili. Ti daranno una sferzata di energia pura!
E ti rimetteranno prontamente in carreggiata.
3. Capacità di comunicazione nell’era di Internet
Per avere successo nell’era post-moderna, oltre ad avere idee forti, innovative e originali, unite a motivazione e determinazione incrollabili, l’artista deve sviluppare anche adeguate capacità di comunicazione e di autopromozione.
L’artista, è ovvio, ha sempre dovuto fare i conti con la comunicazione e con l’autopromozione.
Quali erano le competenze comunicative richieste all’uomo e all’artista del ’900 per avere successo nella vita e nella professione?
Le riassume bene questo libriccino:
Dale Carnegie: Come trattare gli altri e farseli amici



Fantastico, nella sua capacità di sintesi.
Sempre valido nei suoi fondamentali, nonostante sia stato scritto quasi cento anni or sono.
Ma ancora sufficiente per l’uomo e l’artista dell’epoca post-moderna?
La rivoluzione digitale, con la conseguente diffusione della tecnologia, di Internet e dei social media, ha modificato radicalmente la fruizione dell’arte, della musica, delle opere cinematografiche. Si pensi, a mo’ di esempio, a ciò che avviene nel campo musicale. I consumatori, soprattutto le nuove generazioni, hanno totalmente cambiato le proprie abitudini. Trascorrono molto tempo online e preferiscono non acquistare musica ma usufruirne attraverso le varie e diffusissime piattaforme come Youtube e Spotify. Queste offrono l’accesso a milioni di brani da ascoltare comodamente da smarthphone, tablet o pc. Ciò ha causato una diminuzione delle vendite di supporti tradizionali (dischi, CD, DVD), unita a una rarefazione delle presenze nei luoghi tradizionalmente deputati alla musica e allo spettacolo (teatri, sale da concerto…), ma ha condotto al contempo a un aumento esponenziale del settore dello streaming.
Ce lo spiega benissimo questo agile volumetto, che ti propongo come risorsa gratuita:
Risorsa gratuita
Musica e mercato nell’era post-moderna
La rivoluzione digitale non ha apportato solamente cambiamenti radicali nelle modalità e nell’atteggiamento di consumo, ma anche nella comunicazione tra artista e fan. L’artista sta cominciando pertanto a essere consapevole che il proprio successo è sempre più decretato in forme nuove, per lo più fondate sulle nuove tecnologie e i nuovi media. Con la diffusione capillare di Internet e dei social, l’interazione tra l’artista e il suo pubblico è diventata fondamentale. L’instaurarsi di una relazione diretta tra artista e fan è essenziale perché dà a quest’ultimo una ragione in più per supportare l’artista e acquistare le sue opere.
Ti è sufficiente inserire nel seguente form il tuo indirizzo mail e accederai direttamente al libro!
L’artista sta cominciando pertanto a essere consapevole che il proprio successo è sempre più decretato in forme nuove, per lo più fondate sulle nuove tecnologie e i nuovi media (blog, vlog, video, diffusione virale di video e articoli attraverso i social, click, like, …). Sono questi ultimi gli strumenti che, nell’era post-moderna, devono diventare il fulcro, il perno della propria strategia comunicativa.
La COMUNICAZIONE: questo è il terzo talento dell’artista post-moderno!
Sono consapevole che difficilmente avrai una guida competente anche in questo campo.
È per questo che ho voluto raggruppare in questa pagina, per te, i libri più illuminanti che io abbia letto su comunicazione e marketing nell’era post-moderna.
4. Conoscenza di una normativa complessa e mutevole
E infine, per lavorare, fare carriera e raggiungere il successo, oltre ad avere idee innovative e originali, unite a motivazione e determinazione, condite da capacità di comunicazione e di autopromozione adeguate all’era digitale, bisogna avere anche un’ottima conoscenza del diritto e della normativa riguardante l’arte e la musica: il diritto d’autore, il diritto dello spettacolo, la normativa scolastica e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) devono diventare il pane quotidiano per l’artista, per farlo districare tra borderò e contratti di lavoro, tra partita IVA e contributi ex-ENPALS, in un settore complesso e in costante evoluzione.
Come farai a difendere le tue idee artistiche, a ricavare successo e gratificazione economica dalla tua attività di creatore, di compositore, di artista interprete, se non conosci le norme del diritto d’autore e dello spettacolo che sono state create proprio per difendere i tuoi diritti e permetterti di vivere della tua professione?
Come farai ad affrontare il complesso mondo del lavoro artistico, se non conosci la normativa riguardante i contratti di lavoro?
Come farai a decidere se è meglio il lavoro dipendente o quello autonomo, se è più conveniente la costituzione di una società o di un’associazione, se è meglio aprire o no una partita IVA?
Come farai a guadagnarti il diritto ad avere una pensione, se non conosci il complesso meccanismo della previdenza sociale nello spettacolo e dei contributi ex-ENPALS?
Come potrai decidere di dedicarti all’insegnamento se non conosci il mondo della scuola, dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), se non conosci la mutevole legislazione in campo artistico, musicale, coreutico?
E come potrai conciliare l’attività di artista con quella di insegnante o impiegato pubblico se non conosci la normativa sulle incompatibilità?
La conoscenza della normativa (sia il diritto d’autore e dello spettacolo che la legislazione scolastica e AFAM) è fondamentale per il tuo futuro lavorativo (sia artistico/musicale che didattico/scolastico) e la tua carriera.
Solo padroneggiando il linguaggio giuridico e la normativa di settore potrai essere in condizione di affrontare e risolvere i tuoi problemi lavorativi, fare carriera e raggiungere il successo.
La CONOSCENZA DELLA NORMATIVA: questo è il quarto talento dell’artista post-moderno!
Anche in questo campo, sono consapevole che molto difficilmente troverai una guida autorevole.
È per questo che ho voluto creare per te il compendio più chiaro, conciso, completo e aggiornato di Diritto d’autore, Diritto dello spettacolo e Legislazione scolastica e AFAM. Leggilo, studialo e portalo sempre con te, ovunque tu vada! Sarà il tuo vademecum, il tuo compagno inseparabile per il tuo lavoro, la tua carriera e il tuo successo.
Come potrò farcela?
Sono fermamente convinto che i quattro talenti che ti ho appena descritto sono fortemente interconnessi. Non può darsi l’uno senza l’altro.
Costituiscono i quattro pilastri del successo dell’artista post-moderno.
Non ci può essere successo, infatti, senza motivazione, determinazione e perseveranza.
Ma non ci può essere alcuna motivazione (e quindi alcuna determinazione e perseveranza) se alla base non c’è un’idea altrettanto forte ed emozionante, un obiettivo chiaro e concreto da avere sempre in mente e da perseguire con tutto se stesso.
E, ancora, non ci può essere successo se questo obiettivo non lo si persegue con i mezzi adeguati all’epoca nuova nella quale viviamo, l’era digitale.
Infine, non ci può essere lavoro, guadagno, carriera, successo, se non c’è un’ottima conoscenza della normativa del settore.
Ti sembra troppo per le tue forze?
Senti già insinuarti dentro quelle vocine?
Non ce la farò mai. L’arte, la musica, la danza, sono strade troppo difficili, non sono strade per me. Meglio cambiare mestiere. Meglio votarsi a un mestiere tradizionale. Ho troppi difetti. Non ho abbastanza talento…
Non è colpa tua.
Spesso sono proprio le persone a te più vicine, il tuo docente, o addirittura i parenti e gli amici più stretti, che ti instillano come veleno, goccia a goccia, senza che tu nemmeno te ne accorga, questi pensieri negativi.
L’hanno fatto per anni e anni, fin da quando sei nato, mossi dai motivi e dai sentimenti più contrastanti: sentimenti negativi (invidia, gelosia…, cinismo…, voglia di metterti in ridicolo…, bisogno di tenerti stretto a loro, in gabbia…, sfiducia nelle tue qualità, sfiducia nelle tue capacità di discernimento, …) o sentimenti – per loro – “positivi” (senso di protezione, preoccupazione per il tuo futuro…).
In ogni caso, hanno finito per distruggere la tua autostima, la tua fiducia in te stesso, e ti hanno gettato nel baratro dello sconforto, del senso di inadeguatezza, dell’incapacità di prendere in mano le redini della tua vita.
Come hanno fatto?
Mettendo in rilievo, sempre e solo, i tuoi difetti.
Mettendo a fuoco, sempre e comunque, le difficoltà.
Ne sono sintomi rivelatori tutti i tuoi dubbi, tutte le tue paure, tutte le tue angosce, ben condensati nel recente sondaggio CNAFAM sugli artisti.
Io la penso molto, molto diversamente.
Sono fermamente convinto che tu sia perfettamente in grado di diventare un grande artista e un grande maestro, e di acquisire in breve tempo mentalità, conoscenze, competenze e strategie finalizzate al successo nella tua arte e nella tua vita.
Proprio tu.
Anche nel tuo specifico caso.
Con i tuoi pregi e i tuoi difetti.
Nonostante tutti i tuoi problemi e tutti i tuoi limiti.
Certo, non da solo.
Per farcela, almeno all’inizio, hai bisogno di un aiuto.
Ma questo aiuto non può provenirti da un docente tradizionale.
Può provenirti solo da un vero maestro, un maestro globale, un artist coach: insomma, un maestro dell’epoca post-moderna.
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